lunedì 2 settembre 2013

Carcerato riceve cartella IMU: la cella è da considerarsi prima casa

Un detenuto di Bollate, Milano, si è visto recapitare una cartella esattoriale dell’Imu piuttosto curiosa: secondo i documenti, l’uomo risiede in carcere e dovrebbe pagare l’Imu relativo alla sua cella.

Mentre nel panorama politico italiano si fa sempre più accesa la discussione sull’Imu, una vicenda paradossale, destinata a rimanere nella storia, viene riportata dal quotidiano IlGiorno: un detenuto avrebbe ricevuto una cartella esattoriale dell’Imu, in cui la cella risulterebbe come sua prima casa e l’indirizzo di residenza dell’uomo sarebbe quello del carcere dov’è detenuto.
Tutto ciò è accaduto a Bollate, in provincia di Milano: il carcerato si è visto recapitare una richiesta di pagamento dell’Imu piuttosto curiosa. Le sue abitazioni di proprietà sono infatti considerate dal fisco come seconde case (la cui tassazione risulta essere più alta), poiché l’uomo non abita in nessuna delle due, dunque inevitabilmente la prima casa dell’uomo risulterebbe la cella dove è incarcerato al momento.
Difatti, secondo quanto riferisce il Comune, l’abitazione principale del detenuto è in via Cristina di Belgioioso 120, che altro non è che l’indirizzo del carcere. Le altre due abitazioni in possesso del detenuto sono soggette a tassazione a parte, essendo seconde abitazioni. L’uomo si è rivolto al Garante lombardo dei carcerati, facendo notare che non vanta alcun diritto reale sulla cella – come previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 201/2011 – e che questa non è la sua dimora abituale.

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