mercoledì 11 settembre 2013

Fantasmi a Milano!



 Possibile? In una città così concreta, così poco incline a perdersi nelle nebbie di ciò che non è visibile, palpabile, sotto controllo, ci sarebbero apparizioni di fantasmi? Se qualcuno a questo punto è pronto con l’abusata frase: “se non vedo, non sento e non tocco non credo”, la metta subito da parte perché non è vera, infatti, vi sono centinaia di fenomeni che non vediamo, sentiamo e tocchiamo, eppure esistono; cito solo un esempio, quello degli ultrasuoni e degli infrasuoni, non percepiti dall’ orecchio umano eppure presenti e operanti, per cui… Ma ritorniamo a bomba.

Si racconta che al Castello Sforzesco e nel suo parco, appaia il fantasma della Dama Velata, pare sia in cerca di compagnia per interrompere la sua lunga solitudine. Chi sia non è dato però sapere. Nella piccola chiesetta di San Bernardino alle ossa, situata in via Verziere, si dice che nel giorno della ricorrenza dei morti appaia la bambina i cui resti sono lì conservati. Tra i vari fantasmi vi sono anche personaggi di alto lignaggio, ad esempio quello di tale Simonetta Celia con i suoi giovani amanti che appare nella villa Simonetta, villa patrizia rinascimentale che si trova in via Stilicone, 36 e oggi sede della Civica Scuola di Musica...


Altro fantasma è quello di Isabella di Lampugnano che, il 22 luglio del 1519 fu arruotata viva e poi bruciata. Un altro è il fantasma di Piazza Maggi, che pare appartenere a una tale Carlina, protagonista di una ben tragica storia di tradimenti. Tra la via Sarpi e via Ceresio, un monaco apparirebbe come fantasma per richiamare le genti alla conversione. Altra storia interessante è quella di Bernarda, o Beroarda, Visconti, nobildonna figlia naturale di Barnabò Visconti, andata in sposa a Giovanni Suardi di Bergamo. Fu sorpresa dal marito con l’amante, e perciò rinchiusa nella prigione della Rocchetta di Porta Nuova, dove si lasciò morire. Si racconta che il suo fantasma vaga, spesso, per il chiostro di Santa Redegonda. La Rocchetta di Porta Nuova sorgeva vicino alla porta di Porta Romana, era dotata di una torre particolarmente elevata, mentre il chiostro è stato un monastero benedettino milanese, che sorgeva dove oggi c’è l’omonima via Santa Redegonda vicino al Duomo.

Anche il nostro bellissimo tempio della lirica, la Scala, ha il suo fantasma, è nientemeno che quello della famosissima Maria Callas, nome d’arte di Anna Maria Sophia Kalogheròpoulos, soprano greco naturalizzato italiano, che ogni tanto appare sul palco. Se invece vi trovate a passare per via Bagnera, che si trova tra la via Nerino e la via Santa Marta, e sentite avvolgervi da un’aria gelida, probabilmente è il fantasma di un assassino, oggi diremmo serial killer, tale Baggio Antonio, che uccise diverse donne attirandole nella sua bottega. Anche nella Pinacoteca di Brera si aggirerebbe nientemeno che il fantasma di Lucrezia Borgia. Nobildonna italiana, duchessa di Ferrara e moglie del duca Alfonso I d’Este.
Queste sono solo alcune delle presenze di fantasmi che si presenterebbero nella nostra Milano. Io mi fermo qui lascio ai lettori il piacere di nuove investigazioni.
Il Barbapedana

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