sabato 1 febbraio 2020

Buonasera a tutte e tutti,
vedo le cose a modo mio, e , dopo oltre 6 anni torno a scrivere sul blog.
Scrivo per cercare di raggiungere con i post più persone possibili, per diffondere la mia merda, o si, la mia fottuta merda che potrebbe essere più leggera e profumata di quella che vi mangiate e assorbite alla televisione mondiale da 1000 canali.
Da oggi diffonderò miei post a riguardo della mia cacca che ho da vendervi, dai quadri alla musica, dalle monete all'antiquarito, dal nulla al tutto.

Buona visione di foto, video e nuovi link diretti alle mie pagine.
La vostra materia grigia ha bisogno di essere stuzzicata ed  inalzata. merci beaucoup.

Good evening to all,
I see things my way, and after over 6 years I go back to writing on the blog.
I write to try to reach with posts as many people as possible, to spread my shit, or yes, my fucking shit that could be lighter and more fragrant than the one you eat and absorbed on world television from 1000 channels.
From today I will spread my posts about my poo that I have to sell you, from paintings to music, from coins to antiques, from nothing to everything.

Enjoy viewing photos, videos and new direct links to my pages.
Your grey matter needs to be teased and raised. goods beaucoup

                                                   Siparietto iN AteliEr  :   





Others Canvas Quadros   : pitturiamo.com       canvas
Others Sounds                  : bancamp.com         music


                                             my DraWs PainTings 20.19


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giovedì 3 ottobre 2013

LA BOMBA CHE DISTRUSSE UN'ISOLA !!


L’isola di Amchitka si trova in mezzo al grande arcipelago delle Isole Aleutine, in Alaska, a meno di 900 miglia dalle coste russe, nel Mare di Bering. Amchitka, un territorio spugnoso di tundra marittima, è una delle Isole Aleutine più meridionali. Il clima relativamente temperato dell’ isola l’ha resa per gli uccelli uno dei santuari artici più importanti, un punto di scalo cruciale per più di 100 specie migratorie, nonché casa per trichechi, lontre e leoni di mare. Sulle coste di Amchitka prospera la pesca di salmoni, merluzzi, eglefini, ed halibut.

Tali qualità furono riconosciute già nel 1913, quando fu designata quale rifugio nazionale per la fauna selvatica dal presidente William Howard Taft. Ma tali questioni ecologiche vennero messe da parte nei primi anni sessanta, quando il Pentagono e la Commissione per l’Energia Atomica (AEC) si misero alla ricerca di un nuovo luogo per testare le loro bombe H. Quattro decadi fa, Amchitka fu sede di tre grandi test nucleari sotterranei, inclusa la più grande esplosione nucleare mai detonata dagli Stati Uniti.

Le scosse di assestamento successive alla detonazione si sentono ancora oggi. Nonostante le affermazioni della AEC e del Pentagono, secondo i quali i siti dei test dovrebbero tranquillamente contenere le radiazioni causate dall’esplosione per altre centinaia di anni, una ricerca indipendente condotta da Greenpeace, e documentazioni rilasciate di recente dal Dipartimento dell’Energia (DOE), mostrano che i test di Amchitka hanno da subito causato perdite di materiale radioattivo. Elementi e gas altamente radioattivi, quali trizio, americio -241 e plutonio si sono riversati fuori dai pozzi dei test e sono filtrati nelle falde acquifere, fino a raggiungere pozzi, torrenti e il Mare di Bering.

Allo stesso tempo, centinaia di lavoratori di Amchitka e di abitanti delle isole vicine sono stati messi in pericolo. Dozzine ne sono morti per cancro legati alle radiazioni. La risposta del governo federale a tali inquietanti scoperte è stata altrettanto problematica: uno schema consistente di indifferenza, negazionismo e manovre di insabbiamento continua fino ad oggi.

Diversi fattori concorsero alla scelta di Amchitka quale luogo dei test. Uno di questi fu senz’altro la vicinanza all’ Unione Sovietica. Quelle esplosioni volevano essere un messaggio. Infatti, i test furono ideati per calibrare le prestazioni dei missili anti-balistici Spartan, costruiti per eliminare l’arsenale nucleare sovietico. Pubblicamente però le ragioni offerte da AEC e dal Dipartimento della Difesa furono che per la sua remota posizione, Amchitka era un luogo sicuro e ideale per i test. “Il sito fu selezionato, e lo sottolineo, per la virtuale impossibilità di qualsiasi danno collaterale”, affermava James Schlesinger, allora capo della AEC...

Raccolta Differenziata: i 10 Errori più comuni !!

raccolta differenziata riciclo errori
Dove lo butto? Ecco una domanda molto comune, che alcuni di voi magari si saranno posti senza riuscire a trovare una risposta sicura.
La raccolta differenziata dei rifiuti domestici è spesso fonte di dubbi. Dove buttare, ad esempio, il cartone della pizza, i giocattoli o i tovaglioli di carta sporchi? Vi presentiamo alcuni degli errori più comuni e vi diamo qualche suggerimento per una raccolta differenziata corretta.

1) Tetra Pak NON nell'indifferenziata

La raccolta differenziata dei contenitori in Tetra Pak varia da un Comune all'altro. Dovrete gettare le confezioni in Tetra Pak insieme alla carta o alla plastica, a seconda dei regolamenti vigenti. Dovrete sciacquare e schiacciare ogni contenitore in Tetra Pak prima di gettarlo, in modo che al suo interno non rimangano residui alimentari. Per scoprire se la raccolta del Tetra Pak è attiva nella vostra città e come farla in modo corretto, consultate la mappa interattiva online.

tetra pak

2) Cartone sporco della pizza NON nella carta

Potete gettare i cartoni della pizza nella carta soltanto se sono puliti. I contenitori sporchi compromettono la raccolta della carta e ne abbassano la qualità. Li dovrete dunque gettare tra i rifiuti indifferenziati. In questo modo faciliterete il compito degli addetti ai lavori e renderete più rapida la selezione di rifiuti cartacei adatti al riciclo.

3) Bicchieri, specchi e ceramica NON nel vetro

Ecco un altro errore molto comune. Quando un bicchiere, uno specchio, un piatto di ceramica o una tazzina si rompono, i cocci vengono gettati d'istinto nel vetro. Si tratta però di materiali che non è possibile riciclare. Bisogna ricordare che la raccolta del vetro è destinata alle confezioni e agli imballaggi, non ad altri oggetti. Quindi sì alle bottiglie e ai barattoli di vetro, ma no a bicchieri e altri oggetti, che dovranno essere buttati nell'indifferenziata.

bicchieri rotti

4) Biro, pennarelli e giocattoli NON nella plastica

Biro, pennarelli e giocattoli non sono imballaggi e non devono essere gettati nella raccolta differenziata della plastica, anche se sono stati fabbricati con questo materiale. Dovrete dunque gettarli nella raccolta indifferenziata. Per i rifiuti ingombranti, costituiti da grandi oggetti di plastica, dovrete rivolgervi alle isole ecologiche locali.
giocattoli

5) Tovaglioli sporchi NON nella carta

Attenzione ai tovaglioli di carta. Potrete gettarli nella raccolta differenziata della carta soltanto se sono puliti. Invece, i tovaglioli di carta sporchi andranno gettati nella raccolta dell'umido, insieme agli scarti alimentari, alle bucce di frutta e verdura e agli avanzi. Anche i fazzoletti di carta sporchi di avanzi di cibo vanno gettati nell'umido.
tovaglioli di carta

6) Scontrini NON nella carta

Gli scontrini non vanno gettati nella carta. Purtroppo non sono riciclabili. Vengono infatti stampati su carta chimica che non può essere recuperata. Dovrete dunque buttarli nel cestino dei rifiuti indifferenziati. Quanti scontrini vengono prodotti ogni giorno nel mondo? Sarebbe bello se il sistema cambiasse e venissero stampati su carta riciclata e riciclabile.
scontrino

7) Capelli e peli di animali NON nell'indifferenziato

Dove buttare i capelli e i peli dei nostri animali domestici? Si tratta di rifiuti organici che dovrete gettare nel bidone o nel sacco per la raccolta dell'umido. E' un errore buttarli nella raccolta differenziata, dato che si tratta di rifiuti naturali, biodegradabili. In piccole quantità li potrete anche gettare nella compostiera.

8) Piatti di plastica e vaschette di polistirolo NON nell'indifferenziata

Piatti di plastica e vaschette di polistirolo sono riciclabili. Dovrete gettare le vaschette di polistirolonella plastica dopo averle sciacquate. Dal 1° maggio 2012 i piatti e i bicchieri di plastica possono essere gettati nella raccolta differenziata della plastica. La nuova regola non vale per le stoviglie di plastica. Dovrete pulire bicchieri e piatti di plastica e vaschette di polistirolo prima di gettarli, così che possano essere riciclati.
piatti plastica

9) Confezioni di biscotti e caffè NON nella plastica

Le confezioni e gli involucri dei biscotti e del caffè non devono essere gettate nella plastica. Anche in questo caso, si tratta di un errore molto comune. Nella maggior parte dei casi, anche quando si parla di prodotti biologici, il packaging di questi alimenti è composto da materiali non riciclabili, che dovrete gettare tra i rifiuti indifferenziati. Per averne la certeza, controllate i simboli presenti sulle confezioni. La presenza di un triangolo con codice 07 indica gli imballaggi in materiali non riciclabili.
biscotti

10) Carta d'alluminio NON nell'indifferenziata

La carta d'alluminio spesso viene gettata, per errore, nel sacco dei rifiuti indifferenziati. Si tratta, forse, di una questione psicologica, che ci spinge a considerare come non riciclabile tutto ciò che è sgualcito o accartocciato. L'alluminio è un materiale riciclabile. La sua raccolta può variare da un Comune all'altro. A seconda dei regolamenti, dovrete gettare la carta stagnola nella plastica, nel vetro o in un sacco apposito per la raccolta dell'alluminio. Fate però attenzione ai residui di cibo: rimuoveteli con cautela e gettateli nella raccolta dell'organico.
carta stagnola

Marta Albè
Dove lo butto Milano Amsa tutto sui rifiuti: risolvi dove lo devi buttare Comune di Milano                                                                                              

Natura Meravigliosa: Farfalle e Api bevono le Lacrime della Tartaruga !!


È una relazione davvero straordinaria quella tra farfalle e api della foresta amazzonica e tartarughe. La regione amazzonica è notoriamente carente di sodio a causa della sua grande distanza dal mare e perché la catena delle Ande blocca i minerali trasportati dal vento da Ovest.
Quindi, se tu fossi una farfalla o un'ape, dove potresti trovare una fonte facilmente disponibile di sale in Amazzonia? La risposta non è molto evidente, a meno che non si guarda le foto della gallery che ritraggono una tartaruga circondata da farfalle, che le puntano dritto dritto sugli occhi.
Lo scienziato Phil Torres, un laureato della Cornell University che svolge attività di ricerca presso il Centro di Ricerca Tambopata in Perù, racconta a LiveScience che le farfalle sono attratte dal sodio delle lacrime della tartaruga....

lunedì 30 settembre 2013

Benvenuti nel "Paese dei veleni" !!!! (P.I.) Post Intelligente !!


* Andreina Baccaro e Antonio Musella sono gli autori di "Il Paese dei veleni" (ed. Round Robin)

In Italia i siti potenzialmente contaminati sono circa 15 mila. Fra questi oltre 3.400 sono stati dichiarati già contaminati. Si tratta di un numero impressionante destinato a crescere ogni anno. 
A tale numero vanno aggiunti gli oltre 1.500 siti minerari abbandonati censiti e le aree comprese nei siti di interesse nazionale che corrispondono, tutti insieme, a circa il 3% dell’intero territorio italiano e a oltre 330 mila ettari di aree a mare1.

Non è un caso che le aree su cui si sono consumati i principali disastri ambientali siano quelle dove sorgevano distretti industriali. Con l’eccezione della Campania, dove le zone certificate come gravemente inquinate sono principalmente frutto dello sversamento abusivo di rifiuti industriali, lo sviluppo del sistema produttivo italiano ha visto il nostro Paese ammalarsi gravemente. La cura sarebbero le bonifiche. Mai condizionale fu più d’obbligo.

La Legge Ronchi, la n°22 del 1997, istituisce 57 "Sin", ovvero i siti di interesse strategico nazionale, aree gravemente inquinate per cui lo Stato italiano ritiene indispensabile la bonifica. Diversi decreti e diverse leggi hanno allungato l’elenco dei siti. I primi sono stati istituiti con la Legge 426 del 1998, poi il Decreto Ministeriale 468 del 2001, poi la Legge 179 del 2002, e gli ultimi con la Legge 266 del 2005 e con decreti ministeriali nel 2008. Tra i Sin le aree industriali di Porto Marghera, Taranto, Piombino, Massa Carrara, La Spezia, Mantova, Milano, Napoli est, le discariche di Pianura a Napoli e di Pioltello e Ròdano in Lombardia, l’area lagunare di Marano e Grado in Friuli e la Valle del Basento in Basilicata. Zone in cui l’inquinamento ha portato  anche ad un peggioramento delle condizioni di vita. In molte di queste aree, infatti, il nesso tra aumento delle malattie tumorali, delle malformazioni neonatali e le intense ed inquinanti attività industriali è certificato ed evidente.

Benvenuti nella terra del "biocidio", dove l'immondizia uccide

Grazie alla vicenda delle bonifiche dei 57 siti di interesse strategico nazionale è possibile comprendere come anche questo settore, finanziato largamente dallo Stato, sia stato in realtà un ulteriore strumento di businness e di spreco di denaro pubblico. Per i siti contaminati entrare nell’elenco dei Sin voleva dire poter contare su finanziamenti sicuri, una cabina di regia direttamente nelle mani del ministero ed una buona speranza di vedere realizzata la bonifica: per questo a diverse ondate, nel 1998, nel 2001, nel 2002, nel 2005 e nel 2008 la lista si è allungata sempre di più.

La "pattumiera d'Italia", fra disastri ambientali e morti sospette

Diciamolo subito: dei 57 "Sin" solo due, quello di Bolzano e di Fidenza, sono stati bonificati da quando, la bellezza di sedici anni fa, furono inquadrati all’interno della Legge Ronchi. Il “sistema delle bonifiche” ha avuto come scopo l’indirizzo di ingenti quantità di finanziamenti pubblici utilizzati principalmente per studi e consulenze di cui hanno beneficiato alcuni funzionari pubblici. 
Prima si commissionava uno studio su come bonificare, poi si passava ad un approfondimento, poi ancora una perizia tecnica e così via. Parcelle da capogiro per consulenti esterni che si limitavano a studiare “il malato”. Ma di bonifica nemmeno l’ombra.
Today

La cometa ISON diventa verde !!


La Cometa ISON Spiedata dalla Nasa.

Mentre la Nasa e l'Agenzia Spaziale Europea stanno preparando i loro fotoreporter spaziali (Mars Reconnaissance Orbiter, Curiosity e Mars Express) ad immortalare il passaggio ravvicinato di ISON su Marte tra poche ore, gli astronomi amatoriali di tutto il mondo continuano a monitorare e fotografare la cometa dai vari angoli del globo.
Alcune immagini a colori scattate di recente mostrano il nucleo di ISON ingrossato e di colore verde.
Secondo i ragazzi di Universe Today, la colorazione assunta da ISON è di buon auspicio, in quanto è segno che la cometa sta diventando più attiva, man mano che si avvicina al Sole.
La luce solare riscalda il nucleo della cometa, vaporizzando le polveri ghiacciate fino a formare una nube di vapori d’acqua, biossido di carbonio, ammoniaca e altri gas.
Una volta liberata, la nebbia si espande rapidamente in un’enorme nuvola sferica che circonda il nucleo della cometa, formando la caratteristica coda.
La scia lasciata da una cometa può essere lunga anche centinaia di migliaia di chilometri, ma sono talmente rarefatte da potervi passare attraverso senza nemmeno accorgersene. La Grande Cometa del 1811 diede vita ad una scia lunga 1,4 milioni di chilometri, quasi quanto il diametro del Sole!
Tra i materiali rilasciati nella nube sono presenti il cianogeno, un composto chimico, formato da carbonio e azoto, e il carbonio biatomico. Entrambi sono gas fluorescenti, i quali mostrano un delizioso colore verde-mela quando sono eccitati dalla luce ultravioletta emessa dal Sole.
Pare che il profumo del cianogeno sia molto simile a quello delle mandorle, ma si tratta di un gas altamente velenoso. La fiamma ottenuta bruciando cianogeno raggiunge i 4.525°  ed è la seconda fiamma più calda ottenibile da un gas, dopo il dicianoetilene, quando brucia in presenza di ossigeno.
Il carbonio biatomico è altrettanto sgradevole. Si tratta di un potente acido corrosivo presente non solo nelle comete ma anche come risultato di archi voltaici ad alta energia.
Nonostante le caratteristiche inquietanti di questi elementi, la natura li utilizza per creare uno spettacolo meraviglioso per i nostri occhi umani.
Non c’è motivo di preoccupazione per eventuali effetti che i gas potrebbero avere sulla Terra al passaggio della cometa, dato che la nube è estremamente rarefatta.
Quindi, è inutile comprare maschere antigas come avvenne nel 1910 al passaggio della cometa di Halley, quando si ritenne di dover proteggere i terrestri da un possibile avvelenamento.
ison verde 01

STATINE(Farmaco Colesterolo): LA PIU' GRANDE FRODE MEDICA DI TUTTI I TEMPI !!

Un nuovo studio chiarisce che le statine sono la più grande frode medica di tutti i tempi. I loro presunti benefici sono falsi. La quantità dei danni che fanno è sconcertante, provocando la devastazione di milioni di vite e la loro fine. Quel che è peggio è che era tutto prevedibile, ma gli studi sono stati progettati per nascondere la verità. I media, gli enti sanitari e i medici hanno fornito, tutti insieme, la copertura a Big Pharma. Dopo tutto, c'era un gruzzolo da spartire.
Le statine sono uno dei farmaci su prescrizione più pericolosi, i cui rischi erano evidenti ancor prima della commercializzazione.
Tuttavia esse sono tra i farmaci più venduti di sempre.

Alla fine, la scienza autentica ha preso in considerazione gli effetti negativi e la mancanza di benefici documentando quella verità che era evidente fin dall'inizio:
Le statine sono la più grande truffa medica mai perpetrata.
In una nuova analisi scientifica dei dati disponibili troviamo, testualmente:
"L'industria delle statine, con tutto il suo indotto, assomma a 20 miliardi di dollari all'anno. Stiamo osservando il dispiegarsi della peggiore tragedia medica di ogni tempo. E' senza precedenti che il settore sanitario abbia involontariamente indotto una carenza di nutrienti mettendo in pericolo la vita di milioni di persone altrimenti sane." [1]...
[(UN ALTRO ARTICOLO SULL' ARGOMENTO DEL SOLE24ORE: L'uso di statine aumenta il rischio di cataratta )]...........